Secondo l'agenzia di stampa internazionale AhlulBayt (AS) - Abna - che cita l'agenzia di stampa Fars, l'attacco è iniziato lunedì 16 giugno, a mezzogiorno, mentre una riunione del Consiglio Supremo di Sicurezza Nazionale si teneva con la presenza dei capi dei tre poteri e di altri alti funzionari nei piani inferiori di un edificio nella zona occidentale di Teheran. Il modello di questo attacco era stato progettato in modo simile all'operazione di assassinio del martire Sayyed Hassan Nasrallah.
Gli aggressori hanno lanciato sei bombe o missili, mirando agli ingressi e alle uscite dell'edificio per bloccare le vie di fuga e tagliare il flusso d'aria. Dopo le esplosioni, l'elettricità del piano è stata interrotta, ma i funzionari, utilizzando una via di fuga di emergenza prevista in anticipo, sono riusciti a uscire dall'edificio.
Alcuni funzionari, incluso il Presidente, hanno subito lievi ferite alle gambe durante l'uscita. Data la precisione delle informazioni che il nemico aveva per questo attacco, la possibilità di un agente infiltrato è sotto indagine. Questo problema mostra che il nemico usa ogni mezzo possibile, anche l'assassinio di alti funzionari, per colpire la sicurezza nazionale dell'Iran.
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